Fusione si, no, ma: Subbiano chiede alla Regione Toscana che venga rispettata la volontà delle singole comunità
- Categoria: Music & News
- Scritto da Redazione Radio Italia 5
- Visite: 1650
"Siete favorevoli alla proposta di istituire il comune di Subbiano Capolona, per fusione dei comuni di Subbiano e Capolona, di cui sulla proposta di legge di iniziativa popolare n 2 del 2016?". Al di là di ogni legittima posizione, la Giunta di Subbiano chiede al Consiglio Regionale della Toscana che la volontà delle singole comunità venga rispettata, alla luce anche del principio ispiratore delle fusioni dal “basso”. Rossana Farini ha sentito Lorenzo Valdarnini, presidente del Consiglio Comunale di Subbiano
Fusione si, no, ma: Subbiano chiede alla Regione Toscana che venga rispettata la volontà delle singole comunità
Caricato Mercoledì 03 Maggio 2017 in Music & News | 1650 visualizzazioni
In particolare, nella delibera che sarà inviata in Regione si chiede che, “quanto espresso da entrambe le comunità sul quesito referendario venga pienamente rispettato,in quanto, essendoci due consultazioni distinte, l’esito può avere differenti risultati e che quindi non può esser tenuto conto del criterio generale ma del risultato di ciascun comune per garantire la rappresentanza democratica delle singole realtà locali”. In particolare si richiama il comunicato n.530 del 6 aprile 2016 del Consiglio regionale della Toscana nel quale si recita ”la Regione Toscana si impegna ad approvare la fusione, nel caso in cui nel referendum sia raggiunta una maggioranza superiore a due terzi dei votanti nell’intera comunità interessata. Nel caso in cui invece,tale maggioranza non sia stata raggiunta,la regione approverà la fusione solo in presenza della maggioranza favorevole in ciascuno dei comuni consultati”. In sostanza la Giunta di Subbiano chiede al Consiglio regionale di non applicare quanto previsto dal Comunicato 530 e dalla risoluzione 39 del 2016, all’esito del referendum del 7 e 8 maggio 2017 per la fusione dei comuni di Subbiano e Capolona e questo per tutelare la democrazia, il volere dei cittadini delle singole comunità e soprattutto per evitare di trattare con “due pesi e due misure le diverse realtà del Casentino”. Per la Giunta di Subbiano, in sostanza, tale regola rischia di penalizzare la volontà dei cittadini poiché, nel caso in cui a Subbiano vincesse il “no” ma i 2/3 dei votanti di entrambi i comuni si esprimessero per il si, in questa caso la fusione si farebbe lo stesso, con una palese violazione del principio di autodeterminazione della comunità subbianese. Dalla Giunta commentano: “Non accetteremo nessuna imposizione dall’alto”. Per questo motivo, per coinvolgere la popolazione e portare in Regione le proprie ragioni anche in maniera condivisa, il prossimo giovedì 4 Maggio si terrà un consiglio comunale dedicato alla delicatissima questione.