Ennesimo tutto esaurito al Circolo Artistico di Arezzo per il ciclo invernale della manifestazione. Dopo l'introduzione di Marco Meacci e Mattia Cialini, il giallista pisano non delude e incanta, stimolato dalle domande di Andrea Scanzi. Ilaria Vanni ha intervistato Marco Malvaldi

Scherzoso, autoironico, toscano fino al midollo. Marco Malvaldi non ha deluso le attese che ne avevano preceduto l'arrivo all'Arezzo Passioni Festival. Ha intrattenuto per un'ora e mezzo il pubblico (un pienone straordinario) del Circolo artistico di Arezzo, stimolato dalle domande di Andrea Scanzi. Introdotta dai coordinatori della rassegna Marco Meacci e Mattia Cialini, l'esilarante intervista non poteva che ruotare attorno al locale d'elezione delle vicende narrate da Malvaldi: il BarLume, posizionato dall'autore nell'immaginario paesino di Pineta. Durante la chiacchierata, il giallista pisano ha spiegato – tra un aneddoto e una battuta – la cosmogonia del micro-mondo di Pineta e presentato i personaggi che animano la raccolta di racconti “Sei casi al BarLume”, la sua ultima pubblicazione. Un libro edito, al pari tutti gli altri di Malvaldi, da Sellerio, la stessa casa di Camilleri. I vecchietti del locale, arzilli e senza peli sulla lingua, il barista Massimo, i misteri scabrosi e i colpi di scena: ecco gli ingredienti delle storie scaturite dalla feconda penna di un chimico che ha trovato la via del successo letterario. Come? Iniziando a scrivere quasi per caso e proponendo a più case editrici il romanzo d'esordio che aveva nel cassetto. Poi la telefonata che gli ha cambiato la vita, tanto inattesa da generare l'assurdo botta e risposta: "Malvaldi? Sono Antonio Sellerio". "E io sono Stalin". Dall'esordio del 2007, per Malvaldi, è stato un trionfo ad ogni uscita, tanto che i casi del BarLume sono passati dalle librerie al piccolo schermo, diventando una serie televisiva di successo su Sky. Il segreto di Malvaldi? La vena di ironia, acuita dai passaggi in vernacolo, che percorre ogni suo romanzo. La serata è stata la sesta del ciclo invernale “Conversazioni con Andrea Scanzi”, sostenuto da Sabot, Italpreziosi, Atlantide Audiovisivi, Prodigio Divino, Vogue Hotel, ristorante La Pieve, La Feltrinelli Point Arezzo, L’occhialaio, Centro di estetica di Sonia dalla Ragione e da Banca Valdichiana. Presente, anche ieri sera, l’associazione Ragazzi speciali onlus con i prodotti de La Conserveria, un progetto per creare occupazione rivolto a giovani diversamente abili, in particolare affetti da autismo. L'evento è stato trasmesso in diretta facebook sulla fanpage Arezzo Passioni Festival, un'iniziativa che sta riscuotendo un crescente successo e che è stata curata da Atlantide Adv in collaborazione con Binder Click. Al termine dell'evento brindisi finale offerto da Prodigio Divino. E intanto si fa palpabile l'attesa in vista dell'appuntamento successivo del Passioni Festival fissato per sabato 4 marzo, quando ad Arezzo arriverà un ospite eccezionale: il regista Carlo Verdone.

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