"La mia città non poteva non esserci: avevo bisogno di lei per scrivere questo romanzo". Scanzi e "I migliori di noi" sul palco di Arezzo Passioni Festival
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- Scritto da Redazione Radio Italia 5
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Tra le pagine del libro ci sono ironia, velata malinconia e forti sentimenti. Gli stessi che ieri sera, durante il secondo appuntamento del Passioni Festival, hanno inondato il Circolo Artistico di Arezzo, dove il giornalista Andrea Scanzi ha presentato, insieme al direttore de L'Espresso Tommaso Cerno, il suo secondo romanzo "I migliori di noi" (Rizzoli 2016). Un pubblico calorosissimo ha accolto l'autore. Applausi, sorrisi e una lunga fila di persone che, libro alla mano, alla conclusione dell'incontro ha chiesto una dedica sulla prima pagina del volume, hanno sancito il grande successo della serata. L'incontro è stato introdotto da Marco Meacci e da un saluto del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Quindi è iniziato il viaggio tra le pagine di questo romanzo che ha tra i protagonisti proprio Arezzo: non una città sullo sfondo, ma un elemento portante della narrazione. "La mia città non poteva non esserci, avevo bisogno di Arezzo per scrivere questo romanzo - ha detto Scanzi - . Da un lato perché volevo dedicare questo libro a questa città, nel suo piccolo straordinaria e naturalmente letteraria. Dall'altro perché non posso prescindere dalla mia esperienza di lettore: gli scrittori che amo di più hanno sempre avuto una città di riferimento dove ambientare le proprie opere. La propria città. Così ha fatto Fenoglio con Alba, così ha scritto Vasquez Montalban di Barcellona". Poi, incalzato dalle domande del giornalista Andrea Avato, Scanzi ha spiegato come: "Dopo una fase di latente incomprensione con la mia città, poi ci siamo ritrovati. E oggi ogni volta che prendo il treno per ripartire, la malinconia si fa sentire". Protagonisti del romanzo sono due amici aretini, cinquantenni, che hanno avuto due modi completamente diversi di interpretare i sentimenti e l'amore. Hanno avuto vite diametralmente opposte: l'uno in giro per il mondo, uomo di successo; l'altro invece ancorato ad Arezzo e alla sua famiglia, sposato con la compagna di liceo. L'uno insoddisfatto, l'altro felice nella sua quotidianità fatta di piccole gioie. Due mondi a confronto e due modi di vivere, entrambi alla ricerca della felicità, che si incontreranno e dal confronto faranno scaturire emozionanti pagine da leggere tutto d'un fiato. Passioni Festival dà adesso appuntamento all'11 novembre, quando sul palco del Circolo Artistico sarà ospitato Giovanni Floris che presenterà il suo libro quella notte sono io. La manifestazione, ideata da Marco Meacci e coordinata insieme a Mattia Cialini, è sostenuta da Sabot, Italpreziosi, Prodigio Divino, Vogue Hotel, Ristorante Le Chiavi d’Oro, Le Rotte Ghiotte, La Feltrinelli Point Arezzo, L’occhialaio, Centro Di Estetica Di Sonia Dalla Ragione Banca Valdichiana. All’appuntamento sarà presente l’associazione Ragazzi speciali onlus con i prodotti de La Conserveria un progetto per creare occupazione rivolto a giovani diversamente abili, in particolare affetti da autismo.