La storia proprio non ti entra in testa? Nessun problema, con Armanduk
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- Scritto da Redazione Radio Italia 5
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L’Istituto Comprensivo Guido Monaco di Rassina va controcorrente: la storia è diventata una materia divertente. Come è stato possibile? Grazie ad un grande lavoro di squadra tra Dirigente e docenti che ha permesso di coinvolgere attivamente i ragazzi in progetti di territorio e regionali come Armanduk e la Festa della Toscana. Il prof. Armando Cherici e la Prof.ssa Maria Teresa Pierallini
La storia proprio non ti entra in testa? Nessun problema, con Armanduk
Caricato Lunedì 02 Maggio 2016 in Music & News | 2371 visualizzazioni
Quest’anno i temi trattati hanno riguardato in modo trasversale le migrazioni ed i diritti umani, il tutto trattato in maniera coinvolgente e vissuta. Nessuno può negare la disaffezione dei giovani verso la storia, vissuta solo come un elenco di date e nomi. C’è un costante confronto, a livello di scuola italiana, su come riproporre la centralità della storia come mezzo per comprendere il reale, dialettica innescata a suo tempo dallo stesso Umberto Eco che parlava della storia come “disciplina della memoria”. Una scuola di pensiero abbastanza recente, cerca di proporre un insegnamento spettacolarizzato per venire incontro alle esigenze dei digital kids. In Casentino il progetto Armaduk - promosso dal Professor Armando Cherici, sostenuto nel tempo dalla ditta Miniconf e collocato, da quest’anno, all’interno delle progettualità di Prospettiva Casentino - ha precorso i tempi, puntando su una narrazione accattivante e sulla ricerca attiva delle fonti. L’Istituto Comprensivo di Rassina ha ben compreso il messaggio di Armanduk e lo ha fatto proprio, promuovendo nel tempo molte iniziative che hanno coinvolto attivamente i ragazzi nello studio della storia. Quest’anno, con il tema delle strade (strade di collegamento, commercio, migrazioni) la scuola ha impostato un lavoro molto approfondito sul filo delle riforme e dei diritti umani con interviste a chi ha vissuto le migrazioni degli anni Cinquanta in Italia, a chi fa accoglienza ai profughi, fino alla realizzazione di prodotti multimediali. Collegando il tutto anche ai temi proposti dalla Festa della Toscana i docenti (Lucci Scilla, Maria Teresa Pierallini, Luigi Pierotti e Alida Biagiotti) e la Dirigente hanno proposto anche il laboratorio di giornalismo che ha permesso di andare a fondo di certe tematiche anche dal punto di vista dell’attualità.