Tommaso Cerno ad Arezzo Passioni Festival presenta "A noi! Cosa ci resta del fascismo nell'epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi"
- Categoria: Music & News
- Scritto da Redazione Radio Italia 5
- Visite: 2148
Tommaso Cerno è l'ospite dell'anteprima dell'Arezzo Passioni Festival 2016, evento in programma sabato 27 febbraio alle 17,30 nei locali del Circolo artistico di Arezzo, in Corso Italia 108. Verrà presentata l'ultima fatica letteraria del giornalista, “A noi!”, edito da Rizzoli. Un'indagine robusta e accurata sulla Storia recente e il presente dell'Italia, resa su carta attraverso una scrittura acuta e originale. Al fianco di Cerno ci sarà – per l'occasione - anche la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi. Modera l'incontro Guido Albucci, direttore di Radio Italia 5. Introduce l'ideatore del festival, Marco Meacci
Tommaso Cerno ad Arezzo Passioni Festival presenta "A noi! Cosa ci resta del fascismo nell'epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi"
Caricato Giovedì 25 Febbraio 2016 in Music & News | 2148 visualizzazioni
In attesa di calare gli assi della prossima edizione di luglio, l'Arezzo Passioni Festival si affaccia al 2016 con un'intrigante anteprima. Il protagonista è una delle figure emergenti nel panorama del giornalismo italiano: Tommaso Cerno. A soli 41 anni è direttore responsabile del Messaggero Veneto e vanta esperienze all'Espresso e La Repubblica; ha anche firmato una trasmissione di approfondimento su Rai Tre, “D-Day: i giorni decisivi”. Cerno, giornalista di razza, è inoltre scrittore arguto, noto volto della tv e una delle bandiere italiane nella lotta all'omofobia. L'anteprima è in programma sabato 27 febbraio alle 17,30 nei locali del Circolo artistico di Arezzo, in Corso Italia 108. Una piccola, pregevole, introduzione alla ricca sinfonia della kermesse estiva. Cerno non sarà solo, al suo fianco ci sarà – per l'occasione - anche la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi. Modera l'incontro Guido Albucci, direttore di Radio Italia 5. Introduce l'ideatore del festival, Marco Meacci. Al centro del dibattito ci sarà l'ultima fatica letteraria di Cerno, il volume “A noi!". Nella lingua italiana – si legge nell'introduzione di Rizzoli - c’è una parola che, da più di novant’anni, non è mai passata di moda: 'fascismo'. Definisce il Ventennio di Mussolini da cui, già nel ’45, abbiamo preso espressamente le distanze. Eppure da allora non abbiamo mai smesso di utilizzare l’aggettivo 'fascista' per bollare uomini politici, movimenti, ma anche gruppi sociali e persino comportamenti comuni”. Il saggio di Cerno parte dall'osservazione sul ricorrere del termine 'fascismo' nel linguaggio quotidiano e cerca di far riflettere sull’Italia di oggi. Evidentemente – argomenta l'autore - di quel periodo qualcosa è rimasto. “Unendo analisi storica e interpretazione dell’attualità, Cerno va alla ricerca di figure carismatiche, scelte politiche e fenomeni sociali che mostrino una matrice comune con l’era del Duce”. Un excursus attraverso le epoche e le figure dei leader, vizi privati e pubbliche virtù. E poi: pregiudizi, discriminazioni, ribaltamenti di potere repentini. Un'indagine robusta e accurata sulla Storia recente e il presente dell'Italia, resa su carta attraverso una scrittura acuta e originale.