Leonardo Da Vinci incontra Dante Alighieri al Castello dei Conti Guidi di Poppi
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- Scritto da Redazione Radio Italia 5
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Inaugurata a Poppi la mostra “Nel segno di Leonardo”, che prevede l’esposizione della Tavola Doria, capolavoro giunto in Casentino dalla Galleria degli Uffizi di Firenze per essere, fino al 7 ottobre prossimo, l’evento clou del 2018 per la cultura in Casentino. Presenti, fra gli altri, all’apertura della mostra, Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, Beatrice Covassi, capo-rappresentante dell’Unione Europea in Italia, Lorenzo Lucchetti direttore dell’Opera Duomo di Firenze, Akira Gokita direttore del Tokyo Fuji Art Museum. Con loro, anche Carlo Toni Sindaco di Poppi e Luca Santini, Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione fra il Comune di Poppi e la Galleria degli Uffizi e alla partecipazione di un folto gruppo di sostenitori pubblici e privati, che hanno collaborato alla realizzazione di un allestimento multimediale ad alta tecnologia molto suggestivo, per ospitare uno dei dipinti più famosi dell’arte italiana del Cinquecento.
La storia della Tavola Doria – che ha questo nome perché era posseduta dalla famiglia genovese dei Doria dal 1621 - è un romanzo dai contorni ricchi di sfumature: l’opera ha girato mezzo mondo prima di rientrare in Italia a fine 2012 con tutti gli onori (venne esposta al Quirinale). Già contesa fra il sultano del Brunei e Bill Gates, la Tavola Doria è un dipinto a olio su tavola di cm 86 x 110, raffigurante la lotta per lo stendardo nella Battaglia di Anghiari, affresco di Leonardo (andato perduto) nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. Nel 1992 venne acquistata dal Tokyo Fuji Art Museum e nel 2012 è stata restituita all’Italia che ha concesso all’istituzione giapponese per 25 anni di poterla avere in prestito, con l’alternanza di 2 anni in Italia e 4 in Giappone. La Tavola Doria, attribuita in passato anche a Leonardo Da Vinci, oggi viene esposta a Poppi con l’attribuzione a Francesco Morandini detto il Poppi (1544 – 1597), avanzata da Alexander Louis Waldman del Dipartimento di Arte e Storia dell’Università di Austin (Texas).
Il Sindaco Toni ha ricordato il lavoro pluriennale svolto per trasformare in realtà quello che sembrava un sogno, e che “E’ venuto invece a maturarsi grazie all’impegno, caparbietà e determinazione dell’Amministrazione comunale con il suo ufficio cultura, alla disponibilità del Dr. Schmidt – che ha intrapreso il progetto di “museo diffuso” tramite il prestito di opere – e alla generosità di sponsor locali privati e pubblici, con una menzione particolare al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna con il suo Presidente Luca Santini ed a tutti quegli imprenditori del Casentino e non, che hanno creduto in questa iniziativa”.