BarLume apre ad Arezzo Passioni Festival. Malvaldi a Radio Italia 5: "Ecco come tutto è iniziato"
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Ad Arezzo Passioni Festival arriva Marco Malvaldi, portando con sé la saga del BarLume. Venerdì 17 febbraio alle 21 sarà ad Arezzo, meno di un mese dopo la serata del 20 gennaio che avrebbe dovuto vederlo protagonista al Passioni Festival: era stato invece costretto a rinunciare alla presentazione del suo libro “Sei casi al BarLume” cedendo ai sintomi di una fastidiosa influenza. “Recupererò la data prima possibile”, aveva subito promesso. Ed è stato di parola. Il giallista pisano sarà il grande ospite nel prossimo evento del ciclo invernale “Conversazioni con Andrea Scanzi” al Circolo artistico di Arezzo in Corso Italia ad ingresso libero. Un appuntamento particolarmente atteso: “Arezzo mi piace e torno sempre volentieri”, aveva detto. Scherzoso, chimico di mestiere convertito alla letteratura, è la penna che ha tratteggiato il BarLume, il locale che dai romanzi editi da Sellerio è finito pure nella fiction di successo di Sky con Filippo Timi. A Guido Albucci che lo ha intervistato su Radio Italia 5, Marco Malvaldi svela che tutto è iniziato per caso, con la scrittura di verbali
BarLume apre ad Arezzo Passioni Festival. Malvaldi a Radio Italia 5: "Ecco come tutto è iniziato"
Caricato Giovedì 16 Febbraio 2017 in Music & News | 1811 visualizzazioni
Carnevale di Foiano: alla scoperta delle spettacolari realizzazioni in cartapesta e della storia del più antico Carnevale d'Italia
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Carlotto con "Il turista" ad Arezzo Passioni Festival: il nuovo thriller e il disastro italiano del nostro tempo
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Ancora una volta gremito il salone del Circolo artistico di Arezzo, che ieri sera ha fatto da cornice al quinto appuntamento del ciclo invernale di Arezzo Passioni Festival, “Conversazioni con Andrea Scanzi”, per l'incontro con Massimo Carlotto. L'autore padovano che esordì nel 1995 con il romanzo autobiografico “Il fuggiasco”, ha presentato il suo ultimo lavoro, “Il turista”, edito da Rizzoli. Un'ora e mezzo sul palco per scoprire, dopo tanti noir, il primo thriller firmato da Carlotto. Un'occasione in cui l'autore ha svelato molto di sé, incalzato dalle domande della firma del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi. Ilaria Vanni e Sauro Cardeti hanno realizzato il servizio
Marco, Lorenzo 1, Filippo, Davide e Lorenzo 2 dall'Isiss Poppi alla conduzione del Gr Regione di Italia 5
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Radio Italia 5 a fianco della scuola e delle giovani generazioni. Per una settimana, la radio del Centro Italia ha ospitato, in accordo con l’Istituto Superiore Galileo Galilei di Poppi, un’esperienza di alternanza scuola-lavoro di cui sono stati protagonisti alcuni studenti del Liceo Scientifico: Lorenzo Canaccini, Davide Castri, Filippo Fini, Marco Borri e Lorenzo Cappelli, hanno trascorso una settimana all’interno della redazione di Radio Italia 5 e hanno frequentato corsi di storia della radio, giornalismo, dizione e lettura, web radio/tv, post produzione, lavorando fianco a fianco con tecnici e giornalisti, tra cui Rossana Farini e Ilaria Vanni, Marco Ranieri e Giorgio Fanelli, con il coordinamento e la supervisione del Direttore Guido Albucci. Un'esperienza di vita e formativa unica, il cui risultato finale è “Gr Regione” di Radio Italia 5, interamente realizzato dai ragazzi, che è stato trasmesso sabato 11 febbraio alle ore 12:30 e che qui è possibile riascoltare
Marco, Lorenzo 1, Filippo, Davide e Lorenzo 2 dall'Isiss Poppi alla conduzione del Gr Regione di Italia 5
Caricato Sabato 11 Febbraio 2017 in Music & News | 2902 visualizzazioni
Piero dipinge la Resurrezione: le nuove scoperte sul capolavoro svelate da Francesca Chieli
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La storica dell’arte dott.ssa Francesca Chieli ha tenuto una conferenza dal titolo “Piero dipinge la Resurrezione: nuove scoperte”, all’interno del ciclo “Incontri in Fraternita” presso la Fraternita dei Laici di Arezzo. Le ipotesi avanzate si basano su nuovi documenti di archivio che attestano la funzione religiosa dell’opera di Piero della Francesca, realizzata tra il 1450 e il 1463 circa e conservata nel Museo Civico di Sansepolcro (Ar). Attraverso i documenti, è possibile attestare che a pochi anni di distanza dalla realizzazione dell’affresco c’era un altare e un cappellano preposto alla liturgia. Con ciò si getta nuova luce su un dipinto da sempre solo considerato nella sua funzione civica. L'abbiamo raggiunta per conoscere le novità sul grande patrimonio artistico della nostra terra.